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Monteverde, l’oasi della cicogna nera
Monteverde è un piccolo borgo che conta poco più di 800 abitanti in provincia di Avellino. Domina dall’alto di uno sperone roccioso di 700 metri una valle dell’Appennino campano a cavallo tra il torrente Osento e il fiume Ofanto. Il panorama è magnifico così come gli scorci del centro storico che si sviluppa attorno al bel castello aragonese con le case in arenaria disposte a schema concentrico rispetto al maniero. La cornice è, dunque, perfetta per una piacevole passeggiata di coppia alla scoperta di storia, cultura e atmosfere intime.

Da qualche anno è stato inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, per via del suo centro storico di origine Normanna e del castello caratterizzato da quattro torri, due rotonde e due quadrate.
Monteverde ha da poco raggiunto un primato: quello di essere diventato il borgo più accessibile d’Italia.
L’abbondanza di boschi e quercete è il principale motivo per cui è stato coniato il nome Monteverde. Furono i Normanni a dettare le linee stilistiche e costruttive oggi notabili nel centro storico, cuore di quello che è stato feudo dei Grimaldi, dei Caracciolo e dei Sangermano.
Il borgo di Monteverde si è sviluppato intorno al castello di origine longobarda. Con una pianta irregolare e quattro torri circolari agli angoli, è stato edificato sopra la roccia ed aveva anche un ponte levatoio. I primi riferimenti storici che lo riguardano risalgono al IX secolo e nonostante le numerose trasformazioni, si presenta al visitatore con una struttura tipica dell’epoca aragonese.
Passeggiando tra le stradine e i vicoletti con gradoni in pietra, ci si rende conto che nonostante Monteverde sia un piccolo borgo è ricco di edifici di culto. Quello di maggior interesse sorge nei pressi del castello ed è l’ex Cattedrale di Santa Maria di Nazareth, originariamente di Santa Maria Maggiore, edificata in epoca trecentesca ma rivisitata in stile barocco nel 1728. La piccola ed antica Chiesa di Santa Maria di Nazareth, risalente all’anno mille ma riedificata nel 1751. Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria del Carmine (1600) con il suo campanile con bifore gotiche, la Chiesa di Sant’Antonio (XVII secolo) con la statua di San Michele Arcangelo, compatrono di Monteverde e la Cappella di San Rocco, all’ingresso del paese.

A partire dal 2010, durante il periodo primaverile, nel territorio di Monteverde nidifica la rarissima cicogna nera. Leggermente più piccola della cicogna bianca e fatta eccezione per il ventre ed alcune penne ascellari di colore bianco, è di colore nero, con sfumature verdi/viola metalliche che si vedono solo in casi particolari di luce. Becco, zampe e circolo oculare sono di colore rossiccio.

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