Un week end a Nusco è un’esperienza da non perdere. La città è raccolta intorno al suo centro storico, fatto di piccole stradine di ciottoli, palazzi nobiliari e portali in pietra, che ricordano i fasti di questa terra che ha visto passare importanti dinastie, ognuna delle quali ha arricchito la città di pregevoli testimonianze. Tra questi palazzi meritano di essere citati il Palazzo del Sordo, Palazzo Ciricetti, Palazzo Barbone, Palazzo Astrominica, Palazzo Calabrese e Palazzo della Saponara. Tra gli edifici religiosi si ricorda la chiesa di SS. Trinità, con interessanti affreschi di epoca medievale, e la chiesa di S. Giuseppe con la ricca facciata barocca. Uno degli edifici più importanti è la Cattedrale di sant’Amato, dell’XI, dedicata al santo protettore della città, al cui interno sono conservate le reliquie. Di fianco all’ingresso principale spicca il campanile, alto più di 30 metri.
Ma la sua fama è dovuta principalmente al suo Castello, una rocca di origine longobardo – normanna che si stagliava sulle valli del Calore e dell’Ofanto. Dai resti delle sue mura si può ammirare uno dei paesaggi più belli dell’Irpinia, verdi vallate che si susseguono, monti che si intravedono in lontananza e tutto il verde che ha reso celebre questa terra. Da non perdere anche la visita all’Abbazia di Fontigliano, a pochi chilometri dal centro di Nusco, con l’annesso Antiquarium, dove sono custoditi reperti archeologici dell’età romana.
Il nome del paese deriverebbe dalla voce popolare “nusco” con la quale si designa il muschio, caratteristico del sottobosco.
Sorto in una zona abitata in epoca antica, come dimostrano numerosi ritrovamenti archeologici, Nusco si sviluppò, durante il dominio longobardo, intorno al Castello dove S. Amato raccolse gli abitanti dei villaggi della zona (XI secolo).
