Sant’Agata De’Goti tra “I borghi più belli d’Italia”
Città sannitica (343 a.C.) ai confini della Campania. Tra i borghi più belli d’Italia, dal 2005 Sant’Agata de’ Goti fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Un gioiello costruito nel tufo, e in grado di offrire un’ampia gamma di siti di interessi storico-culturale, servizi, negozi e ristoranti, molti dei quali al centro di specifici itinerari turistici, pensati per i visitatori.

La cittadina fa parte dei borghi “Bandiera Arancione” insieme ad oltre 100 località di tutta Italia, selezionate e certificate dal Touring Club Italiano. Il marchio di qualità del Touring è assegnato ai piccoli borghi dell’entroterra, che si distinguono per un’offerta e un’accoglienza di eccellenza in base ad oltre 250 rigorosi parametri turistici e ambientali, periodicamente verificati secondo le esigenze e il punto di vista del viaggiatore.

Il centro storico, sorge in posizione privilegiata, su una terrazza tufacea della valle Caudina. Prima di inoltrarsi nel borgo medievale, si effettua una sosta sul Ponte Martorano dove si apre la più bella vista del paese: le case scure di pietra lavica, le pareti di tufo che sorreggono l’abitato dominato da cupole e campanili caratterizzano un’immagine da cartolina d’altri tempi.

Agli occhi dei visitatori appaiono strade lastricate in pietra che raccontano di una storia iniziata nell’alto Medioevo e proseguita nelle epoche successive con opere come il Duomo, dedicato all’Assunta, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa dell’Annunziata e il castello normanno.

Il borgo medievale di Sant’Agata dei Goti si lascia ammirare e “respirare” per i suoi ampi portici e le stradine sinuose ricche di vicoletti, su cui si affacciano numerose botteghe artigianali e negozi retrò (anche di prodotti tipici), quasi esclusivamente caratterizzati da suggestivi portoni in legno scuro, alternati a ristoranti e caffè, tutti in architettura tipica.

Sant’Agata dei Goti cattura il visitatore e lo conquista con la sua sobria eleganza, la sua ricca storia e l’architettura ricca di personalità, l’ospitalità calda e sincera dei suoi abitanti e la sua genuina enogastronomia.

Passeggiando sul sentiero che costeggia il fiume, guadato in passato da belligeranti velieri e adesso ridotto a rigagnolo, se si alzano gli occhi al cielo si possono contare le ere geologiche di Sant’Agata. Le sue tante età si sono stratificate sul profilo imponente della montagna, come i cerchi concentrici nel tronco dell’albero; guardando i cunicoli scavati mille anni fa per penetrarla e ciò che resta di archi e scalinate.

Per saperne di più su Borghi, scrivici

Se ti è piaciuto questo articolo su Sant’Agata De’Goti fallo sapere ai tuoi amici
ADV-G1